Questo è un uscio di cultura minore e alternativa.
Fumetti, strisce umoristiche e Comic strips ( Doonesbury, Peanuts, Krazy Kat,
Bloom County, Outland, Opus, Dilbert, Robotman, Monty, Calvin and Hobbes, Get
Fuzzy, B.C., Beetle Bailey, Mafalda, Quino, Blondie, Dagwood, Dagoberto, Donald
Duck, Paperino, Famiglia Daedalus di Fulber, Ulisse by Gioma, Inkspinster di
Deco, Crow's Village di Lele Corvi, Dick Tracy, Ludwig di Gabriele Montingelli,
Eriadan di Paolo Aldighieri, La Bambina Filosofica di Vanna Vinci, Round the
clock di Paolo Di Tonno, Vincenzina di Giuseppe Scapigliati e Lucrezia Dei,
Pillole di Lido Contemori, Arcibaldo e Petronilla, Bringing up father, Mutts
di Patrick McDonnell, Pearls before swine di Stephen Pastis, Zits, Liberty Meadows,
Palmiro di Sauro Ciantini, Acid street di Andrea Ancona e altre comic strip),
utilitarie classiche e automobili di epoca (Fiat 500, Due Cavalli Citroen, Mini
Minor, DS Citroen, Wolkswagen Maggiolino, Fiat 600, Renault 4, NSU Prinz, Fiat
Panda), recensioni musiche d'autore e poco conosciute, musiche per pubblicità,
programmi televisivi, sigle, sfondi musicali (XTC, Penguin Café Orchestra,
Dead Can Cance, Hector Zazou, Gabriel Yared, Michael Nyman, Enya, David Sylvian,
Cocteau Twins, Sons of the desert, Philip Glass, Bill Frisell, Gorky's Zigotic
Mynci, Avion Travel, Roger Eno, John Harle, Kristin Hersch, Prefab Sprout, David
Byrne , Stewart Copeland, Wim Mertens, Capercaillie, Gomez, Craig Armstrong,
Pixies, Porcupine Tree, Blur, Peter Gabriel, Hugo Largo, Björk, Sigur Ros,
S.Brown, B.L. Reininger, Arturo Stalteri, Martha and the Muffins,
Eels, Everett, My Bloody Valentine, Ordo Equitum Solis, Broadcast), luoghi comuni,
cliché e stereotipi del cinema, della pubblicità televisiva e
del giornalismo, miti e leggende del mondo del computer e di Internet e dell'informatica,
follia urbana in un gioco dell'oca.
Raccontiamo storie di vecchie auto , luoghi comuni, musiche fuori dai generi
e dalle classifiche, fumetti d'autore, mitologia informatica e altro ancora.
Ci piacerebbe fuggire dai soliti stereotipi della televisione e magari anche
da quelli del mondo di Internet.
I contenuti sono solo una scusa per non costruire un sito vetrina vuoto o un
altra "home page" personale. Sito di collaudo per la grafica e l'impaginazione,
depurato da tutta la abituale retorica internetiana.
Per rispetto dei vostri schermi eviteremo frasi e parole come virtuale, cyber
(in tutte le varianti), nuovo millennio, il futuro è iniziato, hi-tech,
net economy, wap, wireless e tutto il parafernalia psuedotecnologico di acronimi
che ingarbuglia il vostro apparato deglutivo e la vostra mente.
Niente sfondi scuri e suoni da fantascienza tanto di moda.
Eviteremo anche l'abuso gratuito dell'inglese specie quello di derivazione aziendale.