Che cosa rimuginano, di cosa ridono le ragazze intelligenti
e sfigate, quelle che non assomigliano per niente ai modelli levigati
e lussuriosi proposti dalle riviste e dai cartelloni per strada? E se
sono dotate anche di uno sconfinato senso dell'umorismo che succede dentro
la loro testa? Inkspinster significa zitella
d'inchiostro e può darvi alcune risposte a queste domande. La striscia
nasce nel 2001 dalla mano e dai bislacchi pensieri di Deco
(pseudonimo di Elisabetta Decontardi), incontenibile
graffitara di muri da piccola e orgogliosa cartoonist autodidatta da adulta.
Forse InkSpinster è oggi la comic strip più bella in Italia,
di sicuro la più originale, creativa e divertente. Poco conosciuta,
roba da passaparola tra amici. Solo l'ottusità e il conservatorismo
dei nostri editori potrà conservarla come piacere per pochi eletti.
Forse un giorno arriveranno i syndicate americani con una penna e un contratto
e se la porteranno via. Niente di strano, InkSpinster ha già tutto,
a partire dal titolo, per varcare i confini: contenuti universali, una
comicità che nasce da un modo spudorato e spontaneo di osservare
e di fantasticare sulla realtà, diversa
dall'umorismo fatto di giochi di parole e parodie comprensibili solo dal
lettore italiano. Forse un giorno la troveremo su bicchieri portapenne,
zaini, astucci, adesivi, figurine e forse a quel punto non farà
più sganasciare i neuroni dalle risate. Forse. Oggi è una
bellissima scoperta. |