A tutti viene data una scatola di matite all'asilo. Secondo una teoria ognuno nasce creativo e ha la chance di esprimere le proprie doti artistiche. Paolo Di Tonno, Ditò come firma nelle tavole di 'Round the Clock, ha lasciato e ripreso più volte quella scatola nella vita. Diventato informatico di professione, ogni tanto abbandona la fredda razionalità dei bit per disegnare e raccontare, con una passione mai sopita, qualche mondo immaginario. Come quello pazzesco di "Baudelaire lo struzzo metafisico", una strip nata nel 1995, anomalo esperimento di modernariato fumettistico realizzato con un tratto scompigliato e un effetto seppia. Nata nell'aprile del 2004, Round the clock ha cominciato facendo capolino su alcuni pezzi di carta. Letteralmente. Uno dei primi supporti per i suoi personaggi è stata la tovaglietta di carta, che in alcuni locali -vi sarà capitato sicuramente di trovarne- funge anche da giornale di compagnia in attesa delle portate. Il principale spazio della strip è oggi in Internet, apprezzata e commentata da una nicchia di appassionati su un weblog battezzato "Round the blog", in attesa di un più meritevole destino sulla carta dei giornali. Il titolo della strip è una citazione della canzone diventata famosa come sigla di Happy Days, premessa ad un gioco di riferimenti alla cultura popolare degli ultimi decenni del secolo scorso. |