C'era una volta un anatroccolo piccolo, brutto e nero. Inizia come una
fiaba una delle più esilaranti strisce italiane. Continua come
un incubo di strazianti e farsesche varianti di una malasorte senza fine.
Apparsa in quello splendido laboratorio creativo che è stato la
rivista Comix negli scorsi decenni, racconta con un ritmo forsennato le
vicende di un minuscolo papero strapazzato da una fidanzata lontana. Ideata
e disegnata da Sauro Ciantini, la striscia
di Palmiro è un piccolo modello per
chi cerca e sa apprezzare sintesi
e semplicità narrative nel fumetto. Terapeutica, consolatrice e
tenera per il più sfigato dei lettori, ci raggira un po' facendoci
ritrovare la lirica del pulcino nero con il mezzo guscio bianco in testa,
il riconosciuto epico antenato Calimero.
Ma allo stesso tempo è sadica, goliardica e con un retrogusto di
feroce e comica cattiveria
|